Il tuo personal trainer a catania
maggiore appeal, sul quale si sprecano tra le più fantasiose e bizzarre leggende sul come
reclutarne parti distinte tramite esercizi diversi o diverse posizioni assunte dal gomito.
Vi siete mai chiesti cosa cambia nell' allenamento per i bicipiti tra eseguire un curl classico in piedi
un curl su panca inclinata ?
un curl alla panca Scott?
La prima cosa che dobbiamo sapere sul bicipite non riguarda il braccio ma riguarda la scapola perché quello che le persone si scordano del bicipite è proprio la scapola in quanto è un muscolo biarticolare, ovvero che riguarda sia l'articolazione del gomito ma soprattutto anche l'articolazione della spalla.
Origina a livello della scapola con tutte e due i capi che si inseriscono a livello dell'avambraccio.
Questa disposizione di origine- inserzione determinano movimenti su due articolazioni:
1- flessione di gomito
2- flessione di spalla.
Il tendine del capolungo del bicipite,che si articola sopra la testa della glena omerale ,permette di dare compattezza e congruità della testa dell'omero all'interno della cavità della scapola facendo si che il capolungo del bicipite venga considerato a tutti gli effetti uno dei muscoli della cuffia dei rotatori.
È proprio grazie alla flessione di spalla che noi possiamo modulare gli esercizi e variare l' attivazione muscolare su questo muscolo.
Se non avessimo il capo lungo del bicipite, quando faremo per esempio la panca piana ci faremo sicuramente male alla spalla la quale rischierebbe di uscire dalla glena scapolare.
I muscoli sinergici quando alleniamo i bicipiti sono principalmente due:
1)muscolo brachiale che sta sotto il bicipite ed è un muscolo monoarticolare
2)muscolo brachioradiale a livello dell'avambraccio.
In che ricerca la massima ipertrofia conviene allenare tutti e due perché sia brachiale che il bicipite brachiale contribuiscono al volume del braccio e quindi conviene allenarli in modo ottimale entrambi.
infine va ricordato che il bicipite è un muscolo che supina, che porta il palmo della mano verso di noi.
Quando facciamo un curl a martello prediligeremo la tensione del brachioradiale
Se invece supiniamo, le linee di forza saranno a vantaggio del nostro bicipite
Andiamo ora a vedere nella pratica in sala attrezzi come queste conoscenze anatomiche si traducono negli esercizi.
1) CURL CON SPALLA ESTESA CON PANCA 60 GRADI:
È questa la posizione nella quale il bicipite è posto in massimo allungamento in partenza ed è anche la modalità nella quale si solleva di meno in base alle esperienze in sala pesi.
Questo questo è dovuto al fatto che, sempre secondo il diagramma tensione -lunghezza un muscolo quando parte da un massimo allungamento non è in grado di esprimere la forza ottimale.
2)CURL CON SPALLA FLESSA ( SPIDER CURL ):
In questa posizione il bicipite si va a ritrovare nel massimo accorciamento e quando si raggiunge la massima flessione di gomito,ovvero raggiungendo il massimo accorciamento, sempre secondo il diagramma tensione-lunghezza il muscolo è in grado di sviluppare una forza minore.
3)CURL CON SPALLA IN POSIZIONE NEUTRA :
esecuzione che fa partire il bicipite né troppo longato né troppo conciato e quindi garantisce una situazione di forza ottimale.
CURIOSITÀ:
Un ulteriore studio presente in letteratura a quello di Moon del 2013 ha cercato di indagare quale fosse il grado di flessione di spalla migliore nell'esercizio per ricercare per attivare il muscolo bicipite.
Arrivando alla conclusione che l'attivazione migliore si ha quando la spalla è flessa circa 75 gradi e sembrerebbe dato dal fatto che con la spalla flessa eccessivamente ci sia ancora un maggior accorciamento del muscolo bicipite che quindi ne riduce la sua attivazione.
Se ANCHE TU sei alla ricerca di un buon metodo di allenamento che ti possa aiutare a incrementare la tua massa muscolare non esitare a contattarci attraverso la nostra pagina commerciale di Facebook. Ci tengo a precisare che i nostri programmi di allenamento possono piacere come non piacere ma quello che vi posso assicurare è che funzionano davvero