Oggi parliamo di una delle problematiche in assoluto più famose e più diffuse tra la popolazione: il mal di schiena. la presa di coscienza dell'esistenza del corretto movimento e dei relativi compensi nonché la loro correzione costituiranno un importante pilastro del trattamento Questa problematica è caratterizzata spesso da grande confusione e da conoscenza approssimativa; vista la complessità anatomica di questa regione e viste le innumerevoli cause che la provocano, l'obiettivo di oggi è fare chiarezza e sfatare alcuni miti iniziando ad impostare un approccio di trattamento sensato e finalmente efficace. Il primo importante punto da chiarire riguarda l'iter diagnostico che normalmente si segue e che viene spesso rappresentato dalle esecuzioni di lastre e risonanze magnetiche. Quando si ha dolore lombare in linea generale si va dal medico, il quale ci si fa prescrivere degli esami, in molti caso da questi esami si evince la presenza di alterazioni anatomiche come la presenza di osteofiti, artrosi delle faccette articolari, protrusioni o ernie. Il meccanismo fisiologico è quello di associare questa causa al dolore lombare. È importante precisare che questo tipo di approccio è del tutto fuorviante e limitante infatti la letteratura scientifica ci dice che non è così facile correlare il dolore con la presenza di alterazioni anatomiche le quali sono anche presenti in soggetti che non hanno dolore soprattutto dopo i 40 anni di età. Basarsi solo ed esclusivamente sui referti delle risonanze magnetiche è un approccio completamente sbagliato, non fraintendetemi, fa bene farli ma a ciò bisogna aggiungere anche una valutazione funzionale che possa continuare ad indagare le reali cause del problema. In questo caso mi capita molto spesso soggetti con particolari problematiche funzionali nel movimento di flessione del busto, ovvero non lavorano mai con gli arti inferiori ma sempre e solo con la schiena. Ecco, che questi soggetti avranno sempre e continuamenti delle sollecitazioni nella zona lombare. Il secondo punto che andiamo a chiarire riguarda le principali strategie di trattamento che vengono normalmente adottate che sono basate su due grandi pilastri: 1) L’ utilizzo di farmaci antinfiammatori 2) L’utilizzo del massaggio. Pe quanto riguarda i farmaci possiamo dire che questi vanno benissimo usati in fase acuta per ridurre il dolore che diventa insopportabile, tuttavia se il dolore cronicizza e va avanti per molto tempo è impossibile continuare ad abusarne. Il consiglio è quello di andare a indagare le reali cause della problematica; i farmaci ricordiamo che vanno a lavorare solo ed esclusivamente sul sintomo ignorando le reali cause. La seconda strategia di trattamento più diffusa è quella del massaggio, un vero e proprio must che richiede chiunque va dal fisioterapista; cerchiamo anche qui di sfatare un piccolo mito. Il massaggio così come i farmaci è uno strumento terapeutico che va a lavorare molto sul sintomo e poco sulle cause Inoltre è uno dei tanti strumenti terapeutici in mano ad un fisioterapista e in caso di dolore lombare, massaggiare la schiena non porterà alcun beneficio. Prima di scegliere il massaggio bisognerà valutare le cause, perché’ tale pratica potrà andare bene solo in caso vi siano contratture e trigger point. In questi casi dopo avere utilizzato il massaggio sarà importante comunque cercare di capire perché quei muscoli sono andati incontro a sovraccarico ed a contratture. Vediamo ora qual è l'approccio migliore per impostare un trattamento efficace per il dolore alla schiena. Per cominciare è importante valutare bene dal punto di vista clinico il fenomeno e non basarsi solo ed esclusivamente sui referti diagnostici perché’ sappiamo bene che il dolore alla schiena è dovuto ad una serie di microtraumi ripetuti durante la giornata i quali possono portare alla lesione delle strutture ossee oppure dei tessuti. Questi micro traumi possono essere essenzialmente generate da tre cause principali: 1)la prima causa che può portare a dolore lombare è un cattivo allineamento della colonna, dell'anca e del bacino. È importante infatti considerare il rachide lombare come una struttura che stringe rapporti molto stretti con le strutture anatomiche adiacenti quindi sarà importante valutarle tutte nel complesso. 2) La seconda causa che può portare il dolore lombare è la cattiva stabilizzazione del bacino e del tronco da parte della muscolatura del core addominale; queste muscolature infatti in particolare il trasverso dell'addome ha una funzione fondamentale nello stabilizzare e nel proteggere le vertebre. In questo caso una possibile soluzione sarà il rinforzo specifico di questa muscolatura attraverso esercizi mirati volti a migliorare la performance ed il timing di attivazione del muscolo trasverso dell'addome. 3) la terza e ultima causa che può generare dolore lombare sono gli schemi scorretti di movimento infatti come già detto è importante approcciarsi alla patologia dal punto di vista funzionale andando a osservare alcuni schemi motori eseguiti costantemente nel quotidiano ed individuare eventualmente compensi che alla lunga possono portare a usura lesioni di tessuti nonché’ dolore