Il tuo personal trainer a catania
Il mal di schiena e’ una problematica che può riguardare sia gli atleti sia sedentari e che colpisce un alta percentuale della popolazione italiana approfondiamo l'argomento. Possiamo innanzitutto dire che quando noi abbiamo male a qualcosa, sono i nostri neuroni che ci passano la sensazione del dolore. Si e’ visto infatti che chi soffre di mal di schiena non sempre ha discopatie ernie o protusioni, molto spesso troviamo quando facciamo degli esami ,persone che hanno una schiena danneggiata per esempio con un ernia, una protrusione e non avvertono dolore.
Invece in altri casi, abbiamo un rachide sano che invece presenta delle afferenze che ci danno dei fastidi o dei dolori.
In poche parole non sempre la struttura è lo specchio di quello che avvertiamo anzi si è visto che molto spesso scoprire che si ha una problematica quando prima non si avvertiva niente è deleterio per la persona, perché incomincia a non fare più determinati movimenti e questo lo porta mano a mano a muoversi sempre meno.
Ricordiamo che un rachide che si muove sempre meno e’ più soggette al dolore ma perché questo avviene perché la nostra mappatura celebrale che possiede determinati schemi motori inteso come bagaglio del movimento, non avendo più coscienza della meccanica spinale non gli rimane altro che l'area dolorifica e quindi nel momento in cui c'è per esempio una tensione si avverte subito dolore.
Ecco che il movimento è il primo farmaco per riprendere il controllo del nostro corpo e per sconfiggere il dolore,proprio per lo stesso motivo di rimappare nuovamente dei segmenti di moviomento scomparsi prima per cui le aree deputate che prima erano fatte soltanto dal dolore vengono presi da nuovi schemi motori.
Avere il controllo del nostro corpo non solo ci permette di avere delle strutture più sane e più mobili ma anche di avere meno afferenze dolorifiche, ricordiamo che questo non non riguarda soltanto i sedentari, i quali sono uno spettro ampio della popolazione ma anche atleti.
Il rachide andrebbe allenato e mobilizzato lungo tutto il trend fisiologico.
Il mio consiglio comunque è per esempio se lavorate sempre con determinate curve andate a studiarli, dobbiamo imparare a riprendere le posture che ci aiutano a raggiungere dei nuovi range fisiologici che avevamo perso e rafforzare la colonna lungo questi segmenti.